Durante tutto il periodo pasquale, la Chiesa non cessa di invitarci a partecipare alla gioia di Maria, madre del Signore risorto. La sua gioia concentra in sé tutto ciò, di cui gioisce la Chiesa: ogni bene della natura e della grazia, il bene che si manifesta nelle opere del pensiero umano e dell’arte, e soprattutto il bene che fruttifica nelle coscienze e nei cuori di tutti gli uomini. In ogni aspetto di tale bene è presente il mistero pasquale, in ognuno di essi “la vita vince la morte”, e la risurrezione di nostro Signore vi imprime la sua durevole traccia. La Chiesa gioisce in mezzo alle sofferenze, che non mancano mai nella sua vita, e in mezzo alle fatiche e alle minacce, tra cui si sviluppa l’opera del Vangelo in tutta la terra. Lo testimoniano gli Atti degli Apostoli, che in questo periodo pasquale costituiscono una particolare fonte per le letture liturgiche del Popolo di Dio. Questa più antica registrazione degli avvenimenti della vita della Chiesa apostolica coglie il mistero pasquale, che si riflette nelle fatiche dei primi testimoni di Cristo sulle vie del mondo.
[Regina Coeli, 27 aprile 1980]
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