Regina del cielo, rallegrati!
La Chiesa nell’invitare la madre di Cristo alla gioia ha in mente le parole pronunciate dal Signore nel cenacolo, alla vigilia della sua passione.
Disse Gesù: «La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora - diceva Gesù agli Apostoli - siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia» (Gv 16,21-23). Tra l’immagine della madre che dà alla luce il figlio e quella del buon Pastore che offre la vita per le sue pecore (cfr. Gv 10,11) esiste un profondo legame. Chi dà la vita nell’amore, la riceve di nuovo. L’amore infatti è forte come la morte (cfr. Ct 8,6). Ecco perché la verità sulla risurrezione si esprime anche attraverso il mistero del grano che cade in terra e muore per produrre il frutto (cfr. Gv 12,24).
[Regina Coeli, 24 aprile 1994]
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