È ora di tornare a Dio! Sì, carissimi Fratelli e Sorelle, il mondo ha bisogno di Dio, spesso così poco creduto e adorato, così poco amato e obbedito. Egli non tace, ma chiede l’umile silenzio dell’ascolto. Il suo infinito rispetto per la nostra libertà non è debolezza: egli ci tratta da figli. Lasciamo che la sua parola tocchi il nostro cuore. Egli è la speranza dell’uomo ed il fondamento della sua autentica dignità. Alla prova dei fatti, si è dimostrata cieca ogni ideologia che ha voluto porre l’uomo in alternativa a Dio, la creatura al Creatore, “Senza il Creatore - ammonisce il Concilio - la creatura svanisce” (Gaudium et Spes, 36). Certo, è giusto e doveroso affermare e difendere i “diritti dell’uomo”; ma prima ancora occorre riconoscere e rispettare i “diritti di Dio”. Trascurando questi, si rischia, oltretutto, di vanificare anche quelli: “Se manca il fondamento divino e la speranza della vita eterna - afferma ancora il Concilio - la dignità umana viene lesa in maniera assai grave” (Ibid. 21). “È ora di tornare a Dio!”.
[Angelus, 7 marzo 1993]
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