«L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazaret, a una Vergine, sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria» (Lc 1,26-27).
Nel racconto dell’Annunciazione, accanto alla Vergine santissima compare il suo sposo, Giuseppe, il grande santo che proprio oggi veneriamo. Su di lui sosta l’occhio del cuore, la sua potente intercessione accompagna e protegge il cammino della Chiesa nel corso della storia. Egli la difende dai pericoli, la sostiene nelle lotte e nelle sofferenze, le indica il cammino, le ottiene conforti e consolazioni. Abbiamo confidenza in questo santo così grande e così umile. Partecipe com’egli è del mistero di Maria e del suo Figlio divino, egli ci guiderà dolcemente e sicuramente alla comprensione di questo mistero di salvezza, e porterà a compimento quanto di più bello - alla luce di Dio - il nostro cuore desidera. San Giuseppe, con l’esempio della sua vita, parla anche a noi e ci invita a testimoniare nel mondo il nostro amore a Cristo, la nostra onestà e coerenza, il nostro impegno per costruire una società più giusta e più umana.
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