Per essere restituito alla sua libertà, l’uomo abbisogna innanzitutto di un aiuto dall’alto che ne riordini il mondo interiore, sconvolto dal peccato: tale aiuto lo ottiene pregando.
Egli abbisogna, poi, di una volontà forte e decisa, capace di sottrarsi alle suggestioni ingannevoli del male, per orientarsi coraggiosamente sulle strade del bene: e questo suppone l’allenamento generoso alla rinuncia e al sacrificio, suppone cioè il coraggio di far penitenza, per raggiungere quell’autocontrollo che gli consenta di dominare agevolmente se stesso in armonia con la più profonda verità del proprio essere.
La Quaresima è specificamente dedicata nell’anno liturgico a questo impegno primario del cristiano.
[Angelus, 24 febbraio 1985]
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