«Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi»! (Sal 50,5).
Tante generazioni hanno camminato sulle tracce segnate dalle parole di questo Salmo. Tante persone sono state aiutate da questo meraviglioso scritto della interiore verità della coscienza, per penetrare il proprio intimo. Sono state aiutate a chiamare col suo vero nome il male, che è nell’uomo e la cui causa è l’uomo.
L’esame di coscienza è sempre una rilettura della verità più profonda su di sé, che mai deve essere cancellata.
La grandezza dell’uomo è in questa verità.
La dignità della persona richiede che l’uomo sappia chiamarla per nome, che non la falsifichi. E quando l’uomo - insieme con il salmista - confessa: «Il mio peccato mi sta sempre dinanzi», riconosce, in pari tempo, che la forza stessa della verità interiore gli ordina di andare avanti, e di dire: «Contro di te ho peccato». Il peccato è contro Dio. È contro la sua volontà e la sua santità. Non è conforme ad essa e offende Dio.
[Angelus, 23 febbraio 1986]
Tante generazioni hanno camminato sulle tracce segnate dalle parole di questo Salmo. Tante persone sono state aiutate da questo meraviglioso scritto della interiore verità della coscienza, per penetrare il proprio intimo. Sono state aiutate a chiamare col suo vero nome il male, che è nell’uomo e la cui causa è l’uomo.
L’esame di coscienza è sempre una rilettura della verità più profonda su di sé, che mai deve essere cancellata.
La grandezza dell’uomo è in questa verità.
La dignità della persona richiede che l’uomo sappia chiamarla per nome, che non la falsifichi. E quando l’uomo - insieme con il salmista - confessa: «Il mio peccato mi sta sempre dinanzi», riconosce, in pari tempo, che la forza stessa della verità interiore gli ordina di andare avanti, e di dire: «Contro di te ho peccato». Il peccato è contro Dio. È contro la sua volontà e la sua santità. Non è conforme ad essa e offende Dio.
[Angelus, 23 febbraio 1986]
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