«Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero» (Sal 145,18).
La preghiera opera proprio questo: avvicina noi a Dio ed avvicina Dio a noi. E questo insegna a noi tutti, in modo semplice e al tempo stesso perfetto, Maria di Nazaret. Quando ci riuniamo per “l’Angelus Domini” allora non tanto pronunciamo le parole di questa preghiera, quanto facciamo rivivere nella memoria e nel cuore quelle stesse parole, con le quali lei, la Vergine, ha parlato con Dio in quel momento ineffabile, quando, dalla bocca di Gabriele, essa apprese della sua vocazione ad esser Madre del Verbo Eterno.
Dio non fu mai così vicino all’uomo - e l’uomo mai così vicino a Dio - come proprio in quel momento: nell’istante del mistero della Incarnazione! Recitando l’Angelus impariamo dunque da Maria la vicinanza di Dio. Impariamo che egli “è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero”.
[Angelus, 2 agosto 1981]
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