L’assemblea eucaristica costituisce il cuore del giorno del Signore. Per vivere bene la domenica, il primo dovere è, pertanto, quello di partecipare alla Santa Messa. Si tratta di un obbligo grave, come ha ribadito il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 2181), ma, prima ancora, è un’esigenza profonda, che un’anima cristiana non può non sentire. In ogni Eucaristia si rinnova il sacrificio compiuto una volta per sempre sul Golgota, e la Chiesa, unendo il suo sacrificio a quello del Signore, annuncia la sua morte e proclama la sua risurrezione in attesa della sua venuta. La domenica è particolarmente connessa con la memoria della Risurrezione di Cristo. La domenica è il giorno in cui è convocata tutta la comunità; per questo è detta anche “dies Ecclesiae”, il giorno della Chiesa.
In questo giorno l’assemblea cristiana ascolta la Parola di Dio proclamata con abbondanza e solennità. Nella partecipazione, poi, all’unica mensa, si approfondisce la comunione tra quanti sono adunati nello Spirito di Cristo. L’Eucaristia domenicale è così il luogo privilegiato in cui la Chiesa si manifesta come sacramento di unità, “segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (Lumen gentium, 1).
[Angelus, 9 agosto 1998]
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