“Consolatrice degli afflitti”: ecco un’altra dimensione della presenza materna di Maria nella Chiesa e nel mondo. La consolazione, secondo gli insegnamenti dell’Antico Testamento, ha la sua origine in Dio, il quale la effonde su tutte le creature… Con l’opera redentrice di Cristo, nasce una nuova Gerusalemme, cioè la Chiesa. In questa famiglia l’amore di Dio, divenuto palpabile nel cuore di Cristo, consola, quasi accarezzandolo sulle ginocchia, ogni uomo che viene a questo mondo. E parlando della Chiesa, il discorso tocca singolarmente la Santa Vergine, che è Madre della Chiesa e modello perfetto dei discepoli del Signore. Con la stessa sovrabbondante carità, con la quale ella si prende cura dei fratelli del Figlio suo, Dio, “ricco di misericordia”, ci dona, per così dire, la rifrazione materna della sua consolazione. Come ho scritto nell’enciclica “Dives in misericordia”: “Appunto da questo amore “misericordioso”, che viene manifestato soprattutto a contatto con il male morale e fisico, partecipava in modo singolare ed eccezionale il cuore di colei che fu Madre del Crocifisso e del Risorto... Per venerare degnamente la Santa Vergine quale “Madre di consolazione”, dobbiamo presentare noi stessi al mondo come segni trasparenti della consolazione di Dio.
[Angelus, 18 settembre 1983]
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