L’evangelista Giovanni alla luce della Redenzione operata da Cristo rilegge i temi preparati dall’Antica alleanza. Gesù, con la sua morte, è Colui che raduna nell’unità i dispersi figli di Dio.
I “dispersi”, ora, sono tutti gli uomini, in quanto vittime del maligno, che rapisce e disperde.
Essi, pero possono diventare “figli di Dio”, se accolgono Cristo e la sua Parola . E Cristo raduna l’umanità dispersa in un altro Tempio, cioè la sua stessa persona, che rivela il Padre e porta gli uomini all’unione perfetta con lui. E la vera Gerusalemme è formata dal gregge dei suoi discepoli, cioè dalla Chiesa, nella quale Gesù conduce Ebrei e Gentili. Di questa Nuova Gerusalemme Maria è Madre. “Ecco i tuoi figli radunati insieme”, dice il profeta all’antica Gerusalemme.
«Donna, ecco il tuo figlio», dice Gesù a sua Madre, quando dalla Croce le affida il discepolo amato (Gv 19,26), il quale rappresentava tutti i suoi discepoli di ogni tempo.
[Angelus, 7 agosto 1983]
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