L’angelo Gabriele, mandato da Dio, manifesta alla Vergine il disegno che il Signore ha su di lei: dare alla luce il Figlio stesso di Dio, che diverrà Re e Salvatore del nuovo popolo di Dio (Lc 1,31-33), la Chiesa. È una forma nuova di alleanza. Stavolta Dio chiede di unirsi a noi prendendo le nostre sembianze. Maria, di fronte alla proposta divina, si comporta in modo sapiente e libero. Se Dio la interpella, anche lei interpella il suo Dio: «Come è possibile? Non conosco uomo» (Lc 1,34).
L’angelo offre ulteriore illuminazione circa la volontà divina: «Lo Spirito Santo scenderà su di te...» (Lc 1,35).
Pur essendo chiamata a credere l’incredibile, Maria, a questo punto, esclama: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1,38a). In queste parole della Vergine vi è, in sostanza, l’eco di quelle pronunciate dall’intero popolo di Israele, quando accolse il dono dell’alleanza al Sinai. E questo vuol dire che la fede di Israele matura sulle labbra di Maria. Davvero ella è “Figlia di Sion”!
[Angelus, 3 luglio 1983]
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