«Misericordia io voglio e non sacrificio...». (Mt 9,13)
Chi pronuncia queste parole è Gesù Cristo: Colui che ha offerto il più perfetto sacrificio di se stesso a Dio. Questo sacrificio fu contemporaneamente la suprema rivelazione del Padre, che è Dio «ricco di misericordia» (Ef 2,4).
Durante la Quaresima la Chiesa medita in ginocchio questo mistero: il mistero del sacrificio e della misericordia, e cerca di costruire di qui la sua vita interiore ed il suo servizio.
Bisogna entrare molto profondamente in questo mistero del sacrificio di Cristo per compiere ogni giorno, con la forza che da esso deriva, la missione della misericordia, cioè dell’amore, che in Cristo e sempre più grande di qualsiasi male.
Bisogna entrare molto profondamente nel mistero del sacrificio di Cristo per far sgorgare da esso, ogni giorno, tutto il servizio verso coloro che hanno bisogno proprio della nostra misericordia: il servizio della Chiesa e di tutti gli uomini di buona volontà.
[Angelus, 29 marzo 1981]
Nessun commento:
Posta un commento