«Ecco, sto alla porta e busso» (Ap 3, 20).
Queste parole dell’Apocalisse ritornano nella liturgia della Quaresima ed evocano davanti agli occhi della nostra anima l’immagine di Cristo, che, particolarmente in questo periodo, bussa ai cuori e alle coscienze delle persone umane.
Bussa perché gli venga aperto, perché venga iniziato il colloquio con lui.
Sì, Cristo vuole parlare con ogni uomo del nostro tempo così come ha parlato con Nicodemo o con la Samaritana, col giovane incontrato e con la Maddalena.
Cristo, il più magnifico interlocutore che tocca i problemi più profondi e più difficili, e sempre nella piena verità e nel totale amore, verso l’uomo.
Sì, Cristo vuole parlare con ogni uomo. Parla con lui incessantemente; parla con gli ambienti, con le famiglie, con le Nazioni intere; parla continuamente con l’intera umanità; parla dei problemi fondamentali, dei problemi più importanti, dai quali dipende la dignità dell’uomo sulla terra e la sua salvezza eterna. Ecco, sta alla porta e bussa!
[Angelus, 22 marzo 1981]
Nessun commento:
Posta un commento