Cuore di Gesù, propiziazione per i nostri peccati.
Il cuore di Gesù è sorgente di vita, perché per esso si attua la vittoria sulla morte. È sorgente di santità, perché in esso viene vinto il peccato che è avversario della santità nel cuore dell’uomo. Gesù, che la domenica di risurrezione entra attraverso la porta chiusa, nel cenacolo, dice agli apostoli: «Ricevete lo Spirito Santo, a chi rimetterete i peccati saranno rimessi» (Gv 20,23). E ciò dicendo, mostra loro le mani e il costato, in cui sono visibili i segni della crocifissione. Mostra il costato - luogo del cuore trafitto dalla lancia del centurione. Così dunque gli apostoli sono stati chiamati a ritornare al cuore, che è propiziazione per i peccati del mondo. E con loro anche noi siamo chiamati.
La potenza della remissione dei peccati, la potenza della vittoria sul male che alberga nel cuore dell’uomo, si racchiude nella passione e nella morte di Cristo redentore.
Un segno particolare di questa potenza redentrice è proprio il cuore. Una fiamma viva di amore ha consumato il cuore di Gesù sulla croce. Questo amore del cuore fu la potenza propiziatrice per i peccati.
[Angelus, 17 agosto 1986]
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