«Signore, insegnaci a pregare...» (Lc 11,1), dice a Cristo nel Vangelo uno dei suoi discepoli.
Dobbiamo anche sempre nuovamente imparare a pregare. Spesse volte avviene che ci dispensiamo dal pregare con la scusa di non saperlo fare.
Se davvero non sappiamo pregare, tanto più allora è necessario impararlo.
Ciò è importante per tutti, e sembra essere particolarmente importante per i giovani, i quali spesso tralasciano la preghiera che hanno imparato da bambini perché essa sembra loro troppo infantile, ingenua, poco profonda.
Invece un simile stato di coscienza costituisce uno stimolo indiretto ad approfondire la propria preghiera, a renderla più riflessiva, più matura, a cercare l’appoggio per essa nella parola di Dio stesso e nello Spirito Santo, il quale «intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili», come scrive san Paolo (Rm 8,26).
[Angelus, 27 luglio 1980]
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