La Madre del Figlio di Dio, ha unito la propria vita totalmente alla fedeltà alla parola di Dio. Incessantemente stava in ascolto di Dio, meditava le parole e gli eventi, accogliendo questa Rivelazione con tutto il suo essere nell’obbedienza della fede.
Il primo e il più perfetto frutto di tale donazione alla parola di Dio fu la sua maternità verginale. Con fede accolse il Verbo eterno, che per opera dello Spirito Santo in lei si fece carne per la salvezza dell’uomo. Obbediente alla volontà del Padre, fu per il Figlio di Dio non soltanto madre e protettrice, ma anche fedele collaboratrice nell’opera della Redenzione. Il frutto della sua vita maturò sotto la croce, dove nel modo umanamente più tragico, si rivelò la verità di Dio che è amore. Nello spirito di questo amore divino, obbediente alla chiamata del Figlio, ci accolse come suoi figli in Giovanni apostolo. E, quando dopo la risurrezione e l’ascensione di Cristo al cielo, perseverò, insieme agli Apostoli, in preghiera (cfr. At 1,14) e insieme ad essi sperimentò la discesa dello Spirito Santo, divenne Madre della Chiesa nascente. Questa mistica maternità si è rivelata pienamente nel mistero dell’Assunzione al cielo.
[Angelus, 6 giugno 1999]
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