All’uomo, pellegrino sulle strade del tempo, ma sospinto da un insopprimibile desiderio di immortalità, Cristo si fa incontro con questo alimento divino: «Chi mangia questo Pane vivrà in eterno» (Gv 6,58). Consapevoli di questo immenso dono, i credenti vogliono almeno una volta all’anno, nella solennità del Corpus Domini, portare in trionfo il loro Signore. Anche noi ci rivolgiamo col cuore colmo di gratitudine verso Gesù nascosto sotto i veli del pane e del vino e gli ripetiamo con la Chiesa: “Buon Pastore, pane vero, o Gesù, pietà di noi. Nutrici e difendici”. È accanto a noi in questo atto di fede e di adorazione Colei che per nove mesi custodì sotto il suo cuore il Verbo divino fattosi carne per la nostra salvezza. La Vergine santa conceda a noi tutti di accogliere nella nostra vita Gesù Eucaristico con l’atteggiamento di umile disponibilità e di fiducioso abbandono con cui ella pronunciò il “fiat”, che tornò a spalancare i cieli, facendo rifiorire sulla terra la speranza.
[Angelus, 21 giugno 1981]
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