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SPIRITO SANTO

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"VIENI, .."

BUONA S. PASQUA

BUONA S. PASQUA
La Resurrezione di Gesù porti il Suo Amore nei nostri cuori

Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.

Nella Vita e nella Parola di Gesù l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità.

Silenzioso Dio

Fatima

Fatima
Cappella delle Apparizioni

S. Maria del Cammino





Il Papa venuto da lontano....

Il Papa venuto da lontano....
Dono di Dio per tutti gli uomini

martedì 2 giugno 2009

03.giu.2009 Mercoledì della IX Settimana del T.O

Non è un Dio dei morti ma dei viventi
In quel tempo, vennero a Gesù dei sadducei, i quali dicono che non c’è risurrezione, e lo interrogarono dicendo: “Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie e morì senza lasciare discendenza; allora la prese il secondo, ma morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l’hanno avuta come moglie”. Rispose loro Gesù: “Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. A riguardo poi dei morti che devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di Giacobbe? Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande errore”.
Mc 12,18-27

1 commento:

  1. Oltre le dimensioni del tempo:
    Quando noi esseri umani cerchiamo, sia pure con le migliori intenzioni, di immergerci nel soprannaturale o nel mondo di Dio, se non ci lasciamo guidare dalle verità divine, rischiamo sempre di dare spazio più alla nostra fantasia che a quanto ci è stato rivelato. È un mondo che ci appartiene perché è la nostra meta finale ed eterna a cui aneliamo con tutte le nostre forze. È il paradiso, luogo di beatitudine e di pace, ma ben diverso dalle dimensioni che sperimentiamo durante la nostra esistenza terrena. Diverse anche sotto alcuni aspetti che a noi sembrano così ovvi come il ricongiungimento di quegli affetti cosi sacri ed importanti come il matrimonio. È su questa scia che, ancora una volta i nemici di Cristo, questa volta i sadducei che non credono nella risurrezione, intervengono a porre un quesito, che secondo loro, avrebbe dovuto metterlo in serio imbarazzo. Si tratta di una donna che durante la sua vita aveva avuto ben sette mariti e il problema e la domanda faziosa viene così posta: "Nella risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché in sette l'hanno avuta come moglie". La risposta inequivocabile di Gesù: "Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli". Si apre così alla nostra conoscenza una dimensione diversa di vita dove i legami umani, per quanto importanti e sacri, vengono sostituiti e compensati da una vita nuova dello spirito. Il mistero dell'aldilà non ci viene ancora completamente svelato, ma una garanzia già ci viene data ed è la continuazione della vita oltre la vita della nostra anima; questa fede verrà ulteriormente confermata nel mistero pasquale della risurrezione di Cristo quando egli affermerà al mondo di aver vinto la morte e di averci meritato una vita nuova, la cui pienezza si realizza in Dio nell'eternità. Siamo così proiettai oltre il tempo e oltre le dimensioni della vita nel tempo; possiamo dire che il cielo già si apre su di noi e la dimora che ci attende e più vicina di quanto osassimo sperare. Senza pretendere di comprendere quanto non è accessibile alla mente umana, possiamo e dobbiamo però, elevare costantemente il nostro spirito alle dimensioni ultraterrene. Dobbiamo abituarci a volare oltre i confini del tempo e oltre le umane esperienze della vita di ogni giorno. Dobbiamo allenarci a salire!(A cura dei Monaci Benedettini Silvestrini)

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