Erano come pecore che non hanno pastore.
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.Mc 6,30-34
orientamenti per la preghiera
Leggere nella Bibbia: Gesù e le folle (Mt.8,1 ; 9,35-38; 13,34; Me 1,33-45; Eb 5,1 -10); i predicatori del vangelo (1Cor 3—4:9; 2Coi 1,3-7; 3,1-4; 5,11-21; 11,16-33).
«Si mise a insegnare loro molte cose». Gesù non ha mai finito di essere il nostro maestro. Quando vogliono farlo re, metterlo a distanza, conferirgli potenza e gloria come noi le concepiamo Gesù si rifiuta... e si mette a insegnare. Che cosa? Non si tratta» primo luogo di conoscenza, di cose da credere, di concetti di affidare alte parole e ai libri. Si tratta di una vita. Che cos'è la vita, la «vera vita»? Un uomo non potrà mai rispondere completamente a questa domanda, per quanto estese siano le sue conoscenze. La vita... Gesù viene ad insegnarcela attraverso lì vibrazione della propria esistenza, attraverso le sue parole sempre nuove, attraverso il varco che esse aprono in maniera definitiva nell'orizzonte degli uomini. Si tratta di vita con Dio, quel Dio che egli chiama padre con sconvolgente semplicità. Gesi sembra mettersi allo stesso livello di Dio, introducendolo con familiarità e confidenza della vita dell'uomo. E questo è proprio ciò che molti dei suoi contemporanei non gli perdoneranno mai... [G. Bessière, Gesù inafferrabile)
Leggere nella Bibbia: Gesù e le folle (Mt.8,1 ; 9,35-38; 13,34; Me 1,33-45; Eb 5,1 -10); i predicatori del vangelo (1Cor 3—4:9; 2Coi 1,3-7; 3,1-4; 5,11-21; 11,16-33).
«Si mise a insegnare loro molte cose». Gesù non ha mai finito di essere il nostro maestro. Quando vogliono farlo re, metterlo a distanza, conferirgli potenza e gloria come noi le concepiamo Gesù si rifiuta... e si mette a insegnare. Che cosa? Non si tratta» primo luogo di conoscenza, di cose da credere, di concetti di affidare alte parole e ai libri. Si tratta di una vita. Che cos'è la vita, la «vera vita»? Un uomo non potrà mai rispondere completamente a questa domanda, per quanto estese siano le sue conoscenze. La vita... Gesù viene ad insegnarcela attraverso lì vibrazione della propria esistenza, attraverso le sue parole sempre nuove, attraverso il varco che esse aprono in maniera definitiva nell'orizzonte degli uomini. Si tratta di vita con Dio, quel Dio che egli chiama padre con sconvolgente semplicità. Gesi sembra mettersi allo stesso livello di Dio, introducendolo con familiarità e confidenza della vita dell'uomo. E questo è proprio ciò che molti dei suoi contemporanei non gli perdoneranno mai... [G. Bessière, Gesù inafferrabile)
Poiché tu ti vuoi liberi
dicono che non parli
Poiché prendi un volto umano
dicono che ti nascondi
Poiché punti sui deboli
dicono che sei morto
Poiché sei un Dio paziente
dicono che dormi
Poiché il tuo Spirito è inafferrabile
dicono che tutto va male
Poiché non accetti di essere complico
dicono che non servi a niente
Poiché non schiacci nessuno
dicono che non ti hanno offeso
Poiché non sei un Dio qua/siasi
dicono di tè qua/siasi cosa
dicono che non parli
Poiché prendi un volto umano
dicono che ti nascondi
Poiché punti sui deboli
dicono che sei morto
Poiché sei un Dio paziente
dicono che dormi
Poiché il tuo Spirito è inafferrabile
dicono che tutto va male
Poiché non accetti di essere complico
dicono che non servi a niente
Poiché non schiacci nessuno
dicono che non ti hanno offeso
Poiché non sei un Dio qua/siasi
dicono di tè qua/siasi cosa
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