Il santo Rosario è preghiera cristiana, evangelica ed ecclesiale, ma anche preghiera che eleva i sentimenti e gli affetti dell’uomo. Nei misteri gaudiosi vediamo un po’ tutto questo: la gioia della famiglia, della maternità, della parentela, dell’amicizia, del reciproco aiuto. Queste gioie, che il peccato non ha totalmente cancellato, Cristo nascendo le ha assunte in sé e le ha santificate. Egli ha compiuto ciò attraverso Maria. Così è attraverso di lei che noi, anche oggi, possiamo cogliere e far nostre le gioie dell’uomo: in se stesse umili e semplici, ma che in Maria e in Gesù diventano grandi e sante. In Maria, verginalmente sposata a Giuseppe e divinamente feconda, vi è la gioia del casto amore degli sposi e della maternità accolta e custodita come dono di Dio; in Maria che sollecita si reca da Elisabetta, la gioia di servire i fratelli portando loro la presenza di Dio; in Maria che presenta ai pastori e ai Magi l’atteso d’Israele, la condivisione spontanea e confidente, propria dell’amicizia; in Maria che, nel tempio, offre il proprio Figlio al Padre celeste, la gioia intrisa di ansie, propria dei genitori e degli educatori verso i figli o gli alunni; in Maria che, dopo tre giorni di affannosa ricerca, ritrova Gesù, la gioia sofferta della madre la quale sa che il proprio figlio appartiene a Dio prima che appartenere a se stessa.
[Angelus, 23 ottobre 1983]
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