In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».Mt 21,23-27
Per un confronto personale
• Ti sei sentito/a qualche volta controllato/a, in modo non dovuto, dalle autorità in casa, nel lavoro, nella Chiesa? Qual’ è stata la tua reazione?
• Tutti e tutte abbiamo qualche autorità. Anche in una semplice conversazione tra due persone, ognuna di loro ha un certo potere, una certa autorità. Come uso il potere, come esercito l’autorità: per servire e liberare o per dominare e controllare?
Martirologio Romano: Memoria di san Giovanni della Croce, sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani e dottore della Chiesa, che, su invito di santa Teresa di Gesù, fu il primo tra i frati ad aggregarsi alla riforma dell’Ordine, da lui sostenuta tra innumerevoli fatiche, opere e aspre tribolazioni. Come attestano i suoi scritti, ascese attraverso la notte oscura dell’anima alla montagna di Dio, cercando una vita di interiore nascondimento in Cristo e lasciandosi ardere dalla fiamma dell’amore di Dio.
RispondiEliminaChi pone interrogativi senza lasciarsi interrogare, chi desidera sapere senza cambiar parere, chi cerca la verità senza rinunciare alle certezze, chi vuole la giustizia senza rinunciare ai privilegi, non otterrà risposta alla sua sete di conoscenza, di verità, di giustizia.
RispondiEliminaSilvano Fausti
Signore, Padre di grande bontà, Dio, rallegra i nostri cuori col profumo del tuo amore. Fa' brillare gli occhi con la tua luce che ci guida. Incanta le nostre orecchie con la melodia della tua parola. Ponici al riparo nella fortezza del tuo amore paterno. Tu sei l'Onnipotente, sei colui che perdona, sei colui che è indulgente nei confronti delle debolezze dei tuoi figli.
RispondiEliminaMirza Husayn 'Ali Nuri