A cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Per un confronto personale
• Mettendomi al posto di Maria e di Elisabetta: sono capace di percepire e sperimentare la presenza di Dio nelle cose semplici e comuni della vita di ogni giorno?
• L'elogio di Elisabetta verso Maria: "Hai creduto!" Suo marito ebbe problemi nel credere ciò che l'angelo diceva. Ed io?
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