L’Avvento apre dinanzi a noi, la prospettiva del tempo che la Chiesa riempie - anno per anno - con la meditazione del Mistero divino, che opera nella storia dell’uomo e del mondo. L’anno liturgico è una abbreviazione e una sintesi della storia della salvezza, dal suo inizio fino al compimento definitivo. Gesù Cristo, che è il culmine e il centro di questa stessa storia, dà pieno significato alle singole parti del tempo liturgico e conferisce loro il dovuto ordine. Egli è quel Gesù, la cui venuta l’Angelo del Signore annunciò alla Vergine Maria - ed ella lo concepì nel suo seno per opera dello Spirito Santo. Per opera dello Spirito Santo è consacrato al Padre, in Gesù Cristo, il tempo dell’uomo e del mondo: il suo passato, il presente e il futuro.
Per opera dello Spirito Santo è consacrato al Padre, in Gesù Cristo, quel tempo della Chiesa che, secondo la natura ciclica del tempo umano, assume il suo nuovo inizio insieme con l’inizio dell’Avvento.
Entriamo in questo tempo liturgico con la fede e con la speranza! Entriamo in esso con quell’amore «che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo, che ci è stato dato!». (Rm 5,5)
Per opera dello Spirito Santo è consacrato al Padre, in Gesù Cristo, quel tempo della Chiesa che, secondo la natura ciclica del tempo umano, assume il suo nuovo inizio insieme con l’inizio dell’Avvento.
Entriamo in questo tempo liturgico con la fede e con la speranza! Entriamo in esso con quell’amore «che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo, che ci è stato dato!». (Rm 5,5)
[Angelus, 29 novembre 1981]
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