La contemplazione del volto di Cristo non può fermarsi all’immagine di lui crocifisso. Egli è il Risorto!
Da sempre il Rosario esprime questa consapevolezza della fede, invitando il credente ad andare oltre il buio della Passione, per fissare lo sguardo sulla gloria di Cristo nella Risurrezione e nell’Ascensione. Contemplando il Risorto il cristiano riscopre le ragioni della propria fede, e rivive la gioia non soltanto di coloro ai quali Cristo si manifestò gli Apostoli, la Maddalena, i discepoli di Emmaus, ma anche la gioia di Maria, che dovette fare un’esperienza non meno intensa della nuova esistenza del Figlio glorificato.
A questa gloria che, con l’Ascensione, pone il Cristo alla destra del Padre, ella stessa sarà sollevata con l’Assunzione, giungendo, per specialissimo privilegio, ad anticipare il destino riservato a tutti i giusti con la risurrezione della carne.
Coronata infine di gloria - come appare nell’ultimo mistero glorioso - ella rifulge quale Regina degli Angeli e dei Santi, anticipazione e vertice della condizione escatologica della Chiesa.
[Rosarium Virginis Mariae, 23]
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