Il primo ciclo, quello dei “misteri gaudiosi”, è effettivamente caratterizzato dalla gioia che irradia dall’evento dell’Incarnazione.
Ciò è evidente fin dall’Annunciazione, dove il saluto di Gabriele alla Vergine di Nazareth si riallaccia all’invito alla gioia messianica: “Rallegrati, Maria”. A questo annuncio approda tutta la storia della salvezza, anzi, in certo modo, la storia stessa del mondo.
Meditare i misteri “gaudiosi” significa così entrare nelle motivazioni ultime e nel significato profondo della gioia cristiana. Significa fissare lo sguardo sulla concretezza del mistero dell’Incarnazione e sull’oscuro preannuncio del mistero del dolore salvifico.
Maria ci conduce ad apprendere il segreto della gioia cristiana, ricordandoci che il cristianesimo è innanzitutto evanghelion, “buona notizia’, che ha il suo centro, anzi il suo stesso contenuto, nella persona di Cristo, il Verbo fatto carne, unico Salvatore del mondo.
[Rosarium Virginis Mariae, 20]
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