Nel tempo liturgico dell’Avvento ci prepariamo a rivivere il mistero della nascita del Redentore: evento così antico e pur sempre misteriosamente nuovo. È antico, perché affonda le sue radici nell’eterno disegno di Dio, che, anche se realizzato storicamente circa due millenni or sono, è stato preparato fin dall’alba della creazione. È, al tempo stesso, evento sempre nuovo, perché sprigiona, di generazione in generazione, la sua inesauribile energia redentrice nell’attesa del ritorno di Cristo nella gloria. Alla luce di tale mistero, la storia umana, al di là delle quotidiane traversìe, manifesta una profonda unità, e l’uomo è chiamato a costruirla in un responsabile e attivo dialogo con la Provvidenza divina. Auspico di cuore che l’Avvento, tempo di attesa, di ascolto e di speranza, costituisca per tutti i credenti un’occasione propizia per ravvivare la loro fede e corroborare l’impegno di una coerente testimonianza di vita cristiana.
[Angelus, 29 novembre 1992]
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